
Nella Virginia delle grandi piantagioni e degli schiavi, la piccola Lisbeth Wainwright, primogenita di una ricca famiglia, è affidata fin dalla nascita alla balia Mattie, la schiava di colore costretta a separarsi dal figlioletto per accudire la neonata dei padroni. Tra le due si instaura un rapporto di grande affetto e complicità, che permette alla bambina di crescere nell’amore che i genitori non sono in grado di darle. Mr. Wainwright è un padre insensibile e un convinto schiavista, Mrs. Ann è una madre fredda e attenta solo alle convenzioni sociali. Saranno Mattie e gli altri schiavi a colmare il vuoto affettivo della piccola Lisbeth, a mostrarle il vero valore delle cose e delle persone. Mattie accompagna Lisbeth nella propria maturazione personale – da piccola di casa a giovane debuttante – e nella scoperta delle bellezze e dei dolori del mondo. Ma un legame talmente forte tra due realtà così diverse non sarà immune dai pericoli di un’epoca segnata dall’ingiustizia. Se Mattie dovrà affrontare fino in fondo la crudeltà dello schiavismo, Lisbeth imparerà a conoscere un senso della vita che le farà sfidare le convenzioni di quegli anni. Il primo fiore di zafferano è la storia di queste due donne che sfidano il proprio tempo e lottano per la conquista della propria libertà e della dignità.
Dettaglio del libro
Titolo del libro: Il primo fiore di zafferano PDF
Categoria del libro: Libri,Letteratura e narrativa,Letteratura mondiale
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(dal blog Sognando tra le Righe) Il primo fiore di zafferano è il segnale del cambiamento, il “la” ad una stagione migliore dopo la rigidità invernale . Ed è il filo conduttore di un romanzo declinato al femminile , ambientato tra dimore lussuose e baracche fatiscenti, che racconta i destini di due donne tanto unite quanto divise dalle prescizioni sociali. Siamo in Virginia, negli anni che precedono la Guerra di Secessione: pagine di storia buie e vergognose all’ insegna dello schiavismo , del profondo divario tra stili di vita e livello di istruzione, di soprusi fisici e morali di ogni tipo, di becera ignoranza e di crudeltà legalizzata. Ricchi privilegiati sfrontati palesano profonda inadeguatezza morale, spremono terre e manodopera per consolidare supremazia e patrimonio, hanno potere di vita e di morte su persone considerate alla stregua di merci e private completamente della possibilità di far valere diritti e pulsioni naturali : fra tutti, nel romanzo viene evidenziato l' impedimento per gli schiavi ad avere un famiglia e a creare legami affettivi.Tra Lisbeth e Mattie vi è un profondo divario sociale, palese fin dai primi vagiti della prima, che costringono la seconda a diventare una schiava di casa abbandonando il proprio figlio di pochi mesi: una separazione ingiusta e straziante, accompagnata da un altrettanto penoso attaccamento tra le due protagoniste, a costituire unico punto di riferimento e di affetto sincero reciproci , seppur " sconvenienti " e inopportuni.Man mano che Lisbeth cresce, il divario tra la sua esistenza e quella di Mattie si fa sempre più marcato, eppure la presenza dell' una incide profondamente sul destino dell' altra . Tramite le visioni parziali alternate e contrapposte delle due protagoniste emerge ogni tipo di iniquità: al contempo prendono forma una consapevolezza e una complicità genuine e scaturite dal sentimento, in grado di accompagnare entrambe in un percorso di crescita personale basato su scelte non facili, rinunce e sfide, in nome della propria libertà e della salvaguardia del proprio cuore e della propria coscienza contro leggi stabilite a beneficio altrui . Non è uno stravolgimento repentino, ma un germoglio che nell’ arco di vent’ anni porta ad un’ incalzante avvicendarsi di gioie, dolori, sacrifici, nel tentativo di sottrarsi a ruoli inaccettabili imposti per nascita e colore della pelle.Il primo fiore di zafferano è un romanzo estremamente coinvolgente, dalla scrittura fluida ma incisiva e dalla sceneggiatura quasi febbrile: impossibile non rimanerne emotivamente colpiti, riconoscendo al contempo la cultura, la lungimiranza e l' obiettività di Laila Ibrahim.
Semplicemente meraviglioso. Ho letto questo libro con un`avidità mai provata prima. Veloce mai noioso e al contempo profondo. Mentre ultimavo la lettura immaginavo di vedere il film tratto da questo libro, chissà se esiste. Bello, intenso e commovente, ho faticato a trattenere le lacrime. Lo consiglio a tutti, è un grande spunto di riflessione per quanto riguarda il rispetto e i diritti dell` uomo, anche oggi rispetto ad allora abbiamo ancora tanta strada da fare. Lo consiglio a tutti.
Storia banale, prevedibile, piena di luoghi comuni. I personaggi sono stereotipati e il dramma della schiavitù non proprio banalizzato, ma descritti senza alcuna originalità. Anche i pensieri della protagonista , "buona" in un mondo egoista e disumano, sono del tutto convenzionali. Insomma un romanzetto rosa condito con un po di umanitarismo.
Ho visto tanti film sulla schiavitù dei neri in America, ma non mi era mai capitato di leggere un libro."Il primo fiore di zafferano" è stato quindi il primo che ho letto e non sarà sicuramente l'ultimo.Libro intenso ed emozionate che racconta il legame indissolubile tra una bambina bianca e la balia, schiava di colore. Un rapporto che sopravvive forte anche quando gli eventi della vita le allontano.Due donne diverse che lottano per conquistare la libertà e la dignità.Libro crudo e doloroso quando racconta della vita degli schiavi e della malvagità commesse dai bianchi nei loro confronti.
Beh che dire questo libro ti prende dall’inizio alla fine non vedi l’ora di leggerlo per sapere come andrà. Ti prende il cuore perché è una storia di amore amicizia giustizia e valori. Fa capire come i bianchi hanno sempre maltrattato i neri senza motivo e senza diritto. Per fortuna le cose sono cambiate perché il razzismo non è mai una bella cosa. In questo libro si può vedere come alla fine l’amore vince sempre e chi fa le cose con amore alla fine viene ripagato con il bene. Un libro bello che consiglio a chi ama la narrativa e a chi ha sempre avuto un’amore per le persone che sono diverse solo per la pelle ma che alla fine sono uguali a noi.
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