
A cura di Mario Lunetta
Edizione integrale
Rimasto incompreso per lungo tempo, La coscienza di Zeno è il più importante romanzo di Svevo e uno dei capolavori della letteratura italiana contemporanea. È il resoconto di un viaggio nell’oscurità della psiche, nella quale si riflettono complessi e vizi della società borghese dei primi del Novecento, le sue ipocrisie, i suoi conformismi e insieme la sua nascosta, tortuosa, ambigua voglia di vivere. L’inettitudine ad aderire alla vita, l’eros come evasione e trasgressione, il confine incerto tra salute e malattia divengono i temi centrali su cui si interroga Zeno Cosini in queste pagine bellissime che segnarono l’inizio di un modo nuovo di intendere la narrativa. Primo romanzo “psicoanalitico” della nostra letteratura, quest’opera rivoluzionaria seppe interpretare magistralmente le ansie, i timori e gli interrogativi più profondi di una società in cambiamento.
«L’immaginazione è una vera avventura. Guardati dall’annotarla troppo presto, perché la rendi quadrata e poco adattabile al tuo quadro. Deve restare fluida come la vita stessa, che è e diviene.»
Italo Svevo
(pseudonimo di Ettore Schmitz) nacque a Trieste nel 1861. Fu il primo scrittore italiano a interessarsi alle teorie psicoanalitiche di Freud, che proprio allora cominciavano a diffondersi in Europa. Fu grande amico di Joyce, che lo fece conoscere a livello internazionale, e di Montale, che in Italia ne intuì per primo le eccezionali doti di narratore. Morì nel 1928. Di Svevo, la Newton Compton ha pubblicato La coscienza di Svevo, Senilità e Una vita nella collana GTE, e il volume unico Tutti i romanzi e i racconti.
Dettaglio del libro
Titolo del libro: La coscienza di Zeno (eNewton Classici) PDF
Categoria del libro: Kindle Store,eBook Kindle,Letteratura e narrativa
Dimensioni file=1252 KB
Lunghezza stampa=433
Venduto da=Amazon Media EU S.à r.l.
Comprato da Amazon: tutto ok.La coscienza di Zeno è stato scritto da Italo Svevo ed è ormai un classico della letteratura.L'ho comprato per un mio amico di 30 anni che non lo aveva letto tutto ma solo un capitolo. Infatti questo libro dovrebbe essere letto indicativamente in vari momenti ovvero a 20 anni, 30 anni, 40 anni e infine a 50 anni. Perché? Provo a spiegarvelo.....Quando l'ho letto a 19 anni è stato perché la mia insegnante di liceo mi obbligò a leggerlo e devo dire che mi sembrò noioso perché non mi diceva nulla quel Zeno con i suoi problemi esistenziali: amore, tradimenti, famiglia. Unica cosa che mi colpì fu il fumo e il rapporto morboso che aveva con la sigaretta.Poi l'ho riletto a 31 anni quando mi tornò tra le mani durante il mio trasloco con mia moglie nella nuova casa. Fu una lettura piacevole e molto diversa. Mi colpì la parte in cui parlava dell'amore e famiglia....molto riflessiva e interessante.L'anno scorso a 39 anni, in una discussione amichevole con un mio amico su Zeno, ho riletto ancora il libro....e ho scoperto la parte sul tradimento. Infatti negli ultimi 6 anni ho sentito molti amici e colleghi con problemi di divorzi e tradimenti. È stato sconvolgente leggere la parte in cui si parla del tradimento e scoprire, come dice Zeno, che la tentazione colpisce l'uomo e lo mette continuamente alla prova! Resistere è difficile e oggi il mondo è sempre alla ricerca delle novità dimenticando quello che si ha d'importante.Arrivo ad oggi, 40 anni per me. Ho conosciuto un amico con cui si parlava della morte, amore, famiglia e destino. In quel momento ho pensato a Zeno e al suo destino. Il mio amico di 30 anni non lo aveva letto e allora glielo ho regalato subito ed è stato colpito dai contenuti. Anche lui ha notato subito la parte dell'amore, lavoro e fumo, perché su quelli si riesce a fare dei confronti bene con la propria esperienza di 30 anni.Sicuramente lo rileggerò a 50 anni circa perché sono sicuro che avrò altre riflessioni da fare, dato che avrò alle spalle tanti anni di lavoro, una famiglia da seguire e ovviamente la vecchiaia ormai alle porte.Spero di arrivare a quel giorno e poter un giorno rileggerlo!Buona lettura! ;)
Rimasto incompreso per lungo tempo, "La coscienza di Zeno" è il più importante romanzo di Svevo e uno dei capolavori della letteratura italiana contemporanea. È il resoconto di un viaggio nell'oscurità della psiche, nella quale si riflettono complessi e vizi della società borghese dei primi del Novecento, le sue ipocrisie, i suoi conformismi e insieme la sua nascosta, tortuosa, ambigua voglia di vivere. L'inettitudine ad aderire alla vita, l'eros come evasione e trasgressione, il confine incerto tra salute e malattia divengono i temi centrali su cui si interroga Zeno Cosini in queste pagine bellissime che segnarono l'inizio di un modo nuovo di intendere la narrativa. Primo romanzo "psicoanalitico" della nostra letteratura, quest'opera rivoluzionaria seppe interpretare magistralmente le ansie, i timori e gli interrogativi più profondi di una società in cambiamento.
Un capolavoro di Italo Svevo. Rappresentando il primo caso di psicoanalisi, mostra l'analisi introspettiva di una figura "malata" come Zeno. Zeno si confronta per tutto il romanzo con le persone circostanti considerandosi a loro diverso e quindi malato.L'idea di inserire all'inizio un'introduzione del Dottore S. è geniale e anche strategica. L'autore Italo Svevo vuole distaccarsi dalla pratica, appena conosciuta, della psicoanalisi mettendone in dubbio l'efficacia immediata.La vendetta del dottore nel voler pubblicare i capitoli privati scritti da Zeno durante la terapia apre l'opera.Un romanzo che tutti dovrebbero leggere perché mostra una visione del mondo inizialmente totalmente insolita ma che mostra il vero lato della società di cui facciamo parte.
Questo romanzo, un classico della letteratura italiana tra la prima e la seconda guerra mondiale, è ancora oggi un testo di piacevole lettura, ma tale da offrire spunti interessanti sul comportamento dei diversi personaggi. Il protagonista, un piccolo borghese del tempo, non si discosta molto da analoghi personaggi contemporanei, sia descritti nella letteratura, sia di comune riscontro tra le proprie conoscenze.
Forse andrò contro il buon senso comune che lo elegge tra i grandi della letteratura italiana del '900 e sarò pretenzioso, ma trovo Svevo noioso. Alcuni spunti piacevoli, momenti di ironia ma ci si ferma qui. Il racconto di Zeno Cosini è noto fin dalle scuole medie ed è comunque meglio leggerlo che non farlo, ma personalmente dà la sensazione di non arrivare in profondità.
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